La via del Ben-Essere
I cinque motivi per diventare operatore Shiatsu.
Molto spesso, durante gli incontri di presentazione dei Corsi di Shiatsu, mi trovo a dover parlare dei benefici che si ottengono nell'intraprendere un percorso di studi come operatore.
Tutti i partecipanti sono sempre ben persuasi sulla bellezza del trattamento ed ovviamente sulle enormi potenzialità dello Shiatsu al fine di ottenere uno stato di ben-essere di corpo/mente/spirito.
Ricevere un trattamento è sicuramente una esperienza piacevolissima per huke (il ricevente), pochi, però, si soffermano sugli enormi benefici che anche il tori (l'operatore) può ottenere dal trattamento ed in generale dalla pratica più o meno continuativa dello Shiatsu.
Di seguito vi propongo alcune utili riflessioni sui motivi che potrebbero spingervi ad intraprendere un percorso di studi nello Shiatsu.
Quelle cose della vita sono evidenti e attirano le nostre attenzioni, sono quelle che ci preoccupano di più, ma raramente hanno quella forza essenziale che muove le cose.
[M° Shizuto Masunaga]
La vera essenza della vita può essere trovata in ciò che sta nascosto sotto la superficie.
Questa è la forza misteriosa che è presente in tutti gli aspetti della vita, ma è difficile da afferrare.
Eppure questa forza ci da continuamente avvertimenti per renderci consapevoli della sua presenza.
Sono certo che raggiungerete la consapevolezza che questo vuoto è qualcosa che permea tutti gli aspetti della vita, perché di certo possiede la chiave del mistero della vita e dà alla vita stessa il suo significato.
1. LO SHIATSU FA BENE A CHI LO RICEVE MA ANCHE A CHI LO PRATICA
Durante il trattamento tori esercita pressioni e stiramenti a uke.
Di questo lavoro di stretching ne beneficia, ovviamente anche l'operatore (tori), che, durante il trattamento può comodamente lavorare sui propri blocchi ed usare il corpo del ricevente (uke) per eseguire comodi stiramenti al proprio corpo.
Il lavoro dello Shiatsu, svolto su un comodo futon non prevede l'applicazione di forza muscolare come avviene nella stragrande maggioranza dei massaggi, ma utilizza la naturale gravità dell'operatore per esercitare la giusta pressione.
Alla fine del trattamento tori è riposato e non accusa la stanchezza del lavoro.
Un bravo operatore Shiatsu può eseguire diversi trattamenti senza percepire la normale stanchezza fisica tipica di altri massaggi.
2. PRATICARE SHIATSU AUMENTA LA CAPACITA' DI RELAZIONARSI CON L'ALTRO
Tori ed uke hanno un rapporto collaborativo ed armonico durante tutto il trattamento.
Nell'alternanza Yin/Yang, Kyo/Jitsu si manifesta la vita; dalla relazione tori/uke nasce lo Shiatsu.
Incontro, empatia, accoglienza, relazione profonda sono queste le parole che maggiormente esprimono il valore profondo della pratica a tutti i livelli.
Lo Shiatsu si pone di fronte alla persona che lo richiede non come una risposta, ma piuttosto come una domanda a cui solo quella persona può rispondere. Tori non è il terapeuta, uke non è un paziente.
Uke e tori sono due persone che si relazionano, attraverso il contatto, per cercare di capire insieme cosa crea lo squilibrio energetico del ricevente, per ricondurre l'energia di uke ad una circolazione armoniosa.
Durante il percorso di studi, insieme ad una naturale crescita personale, il praticante ritrova la naturale ed armonica attitudine a relazionarsi con l'altro.
Questa attitudine lo accompagnerà non solo nella pratica ma anche nella normale vita quotidiana.
Chi pratica Shiatsu ha la naturale propensione ad accogliere l'altro, senza cadere nella necessità di giudicare, di criticare e di creare barriere emotive, fisiche ed energetiche.
3. PRATICARE SHIATSU AUMENTA LA NOSTRA ATTENZIONE ALLA PANCIA (HARA) E CI RENDE PIU' CENTRATI NELLA VITA
Lo Shiatsu è un ritorno ad una dimensione in cui l'individuo è al centro, in cui la sfera fisica, mentale, emozionale e spirituale si incontrano per confrontarsi e relazionarsi.
Nella cultura occidentale tendiamo a portare la nostra attenzione alla testa, credendo che la parte più importante della nostra vita risieda proprio nella nostra intelligenza analitica.
In Oriente, invece, molto del lavoro a vari livelli (nelle arti marziali, nello Shiatsu, nella cerimonia del te', ecc.) è teso alla ricerca ed al contatto della nostra qualità più viscerale, la nostra pancia, l'Hara.
La pratica dello Shiatsu ci porta ad una normalizzazione tra la fisiologica attitudine occidentale alla mentalizzazione e la necessità sempre più viva di contattare l'essenza, i visceri, la nostra natura più vera e meno mentale.
Attraverso lo Shiatsu il praticante diventa più centrato prima di tutto con se stesso, riscoprendo la via dell'equilibrio.
4. PRATICARE SHIATSU RAPPRESENTA UN'OTTIMA OPPORTUNITA' LAVORATIVA
La Legge 4/2013 "Professioni non organizzate in Ordini e Collegi" ha colmato un importante vuoto normativo per tutte quelle professioni non regolamentate, compreso lo Shiatsu.
L'operatore, una volta terminato il proprio percorso formativo triennale presso una Scuola Certificata, ha la possibilità di inserirsi nel mondo lavorativo collaborando con Enti, centri estetici, palestre o aprendo il proprio studio, in conformità con quanto stabilito dalla sopracitata Legge 4/2013 e tutte le norme fiscali cogenti.
Chiunque potrà fare nello Shiatsu una semplice attività personale da sottoporre ad amici e parenti o una vera e propria attività professionale.
Lo Shiatsu può davvero essere la professione del futuro.
5. PRATICARE SHIATSU CI FA VIVERE MEGLIO
Conoscere la dimensione energetica che sta alla base della malattia o del semplice disagio emozionale, ci avvicina non poco alla comprensione di quali sono i meccanismi per sostenere il naturale processo di auto-guarigione non solo di chi si sottopone ai nostri trattamenti, ma anche di noi stessi.
Chi pratica Shiatsu non rifiuta le terapie mediche convenzionali, non va contro gli specialisti della salute, ma collabora con loro per attuare un lavoro congiunto, in ambiti diversi, che possa esclusivamente sostenere il naturale processo evolutivo connesso al generale miglioramento della vitalità dell'individuo.
NOTA BENE: I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi quindi di tipo culturale ed informativo.
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